Il Consorzio per la bonifica della Capitanata l'8 aprile 2020 ha annunciato: “Sulla base delle limitate risorse idriche accumulate negli invasi di Occhito e Capaccio, è stato disposto di dare corso, a partire dal 20 giugno 2020 e fino all’esaurimento delle risorse disponibili, alla distribuzione di acqua per uso irriguo nei distretti irrigui del Comprensorio Fortore, con una dotazione di 700 metri cubi per ettaro.
La notizia della data di avvio della distribuzione di acqua non è esaltante per tutte le imprese agricole con coltivazioni irrigue, che dovranno attendere ancora 71 giorni prima di averne a disposizione dall’ente di bonifica di Foggia. La comunicazione, diffusa con una nota sul sito web ed alla quale seguirà l’affissione di un manifesto, segue quella clamorosa del 19 marzo scorso con la quale il Consorzio aveva comunicato il rinvio di ogni decisione sulla data di avvio dell'irrigazione per il Comprensorio fortore.

Sempre il 19 marzo, il Consorzio aveva anche annunciato di “dare corso dal 15 aprile 2020 e fino all’esaurimento delle risorse disponibili, alla distribuzione di acqua per uso irriguo nei distretti irrigui del Comprensorio Ofanto, con una dotazione di 700 metri cubi per ettaro”.
 

Invasi in recupero, ma c'è il 41% d'acqua in meno del 2019

Nei giorni scorsi le piogge e lo scioglimento delle limitate nevi appenniniche hanno consentito un parziale recupero delle riserve dei due invasi sottesi all’impianto irriguo del Fortore: Occhito e Capaccio. Infatti, le riserve d’acqua complessive sui quattro bacini gestiti dal Consorzio sono passate dai 140 milioni di metri cubi registrati da AgroNotizie il 13 marzo 2020 ai 166,4 milioni di metri cubi rilevati ieri, 9 aprile.

Un recupero da 26,4 milioni di metri cubi in meno di un mese che ha evidentemente sbloccato la decisione del Consorzio sulla data da accordare al Comprensorio irriguo del Fortore, pur in un contesto che permane serio.

Infatti,la rilevazione di ieri va confrontata con gli oltre 284,1 milioni di metri cubi presenti negli stessi quattro bacini il 9 aprile 2019: ad oggi ci sono quindi 117,7 milioni di metri cubi in meno, il 41,4% di acqua mancante rispetto ad un anno fa.
 

La posizione di Confagricoltura Puglia

“In merito alla grave emergenza idrica in Puglia si sta perdendo tempo prezioso”, è quanto sostenuto da Luca Lazzàro, presidente di Confagricoltura Puglia qualche giorno fa.
“Evidenzio un dato preoccupante: a causa della carenza idrica –aveva detto - il Consorzio per la bonifica della Capitanata ha di recente rinviato ogni decisione in merito alla distribuzione di acqua per il vasto comprensorio irriguo del Fortore, sistema che rifornisce i campi di tantissimi comuni del Foggiano”.
“Il momento è drammatico per il Paese – aveva aggiunto Lazzàro - ma trascurare l'agricoltura oggi vuol dire mettere in difficoltà l'intero sistema agroalimentare italiano nell'immediato futuro”.

L’annuncio della data di avvio dell’irrigazione nel comprensorio irriguo del Fortore, giunta all’indomani delle dichiarazioni del presidente di Confagricoltura Lazzàro, non rende la situazione certo meno gravida di rischi, atteso che – dopo un inverno asciutto – sulla Puglia continua a piovere poco.
 

Il prezzo del grano vola a Foggia

Intanto, la siccità che attanaglia la Puglia e tutta l’area del tavoliere, sta iniziando ad incidere anche sulle dinamiche di prezzo delle colture locali non irrigue, come rilevato da AgroNotizie, che ha reso noto l'incremento dei prezzi all’ingrosso del grano duro fino del 3,34% nell'ultima seduta della Borsa merci di Foggia, pervenuto il 7 aprile 2020 a 310 euro alla tonnellata sui valori massimi.

Il cereale pastificabile ieri ha visto sulla piazza di Foggia un incremento del’1,7% anche sul mercato all’origine, dove secondo Ismea viene ormai scambiato mediamente a 297,50 euro alla tonnellata, con un prezzo massimo ormai attestato a 300 euro alla tonnellata.