In quale direzione può muoversi l’agroalimentare italiano per arrivare alla sostenibilità economica, ambientale e sociale? Questo l’interrogativo lanciato da Ccpb e dal Dipartimento di Scienze delle Produzioni vegetali sostenibili della Facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, che lo scorso 27 novembre hanno invitato produttori, grande distribuzione, istituzioni e mondo accademico per ragionare insieme su come l’agroalimentare italiano può diventare sostenibile.

Sintetizzando si può dire che se il sistema italiano parte da un'ottima base di produzioni di qualità, grazie all’apporto negli ultimi anni di produzione integrata e biologica, ancora può crescere nell’armonia del settore e nella comunicazione.

Da questo punto di vista la sostenibilità offre ottime opportunità future: aiutare il produttore a disporre di conoscenze e strumenti per produrre meglio e in modo meno impattante, e rivolgersi ai consumatori informandoli in modo consapevole e trasparente su ciò che acquistano. Come si può arrivare a questi ambiziosi risultati? Acquisizioni tecnico-scientifiche integrate con la rete e servizi informatici, maggiore integrazione della filiera e un costante lavoro sulla tracciabilità e rintracciabilità dei prodotti dal campo alla tavola.

Alla discussione hanno partecipato:
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relativa ad un momento dell'incontro]
Convegno CCPB - ItaliaFruit - AgroNotizie su Agricoltura Sostenibile
Gabriele Canali (Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza), Pierluigi Meriggi (Horta Srl), Roberto Della Casa (Università di Bologna – Polo di Forlì), Giampiero Reggidori (Apo Conerpo), Alessandro Dal Piaz (Assomela), Carlo Malavolta (Regione Emilia Romagna), Fabrizio Piva (Ccpb), Giovanni Arcangeli (Agrofarma), Vittorio Ramazza (Coop Italia), Massimo Marino (Lce), Ivano Valmori (AgroNotizieImage Line).

Per le relazioni del convegno clicca QUI

UPDATE: 17 dicembre 2014 h 15:00. È on line la versione sfogliabile del "Manifesto dell'agroalimentare sostenibile"