Aurorafruit sceglie la strada delle Buone pratiche agricole per la produzione di fragole, lamponi, more, mirtilli e ribes.

Il Consorzio Piccoli Frutti di San Giovanni Lupatoto (Vr) - che riunisce 20 produttori della pianura veronese e dell'alta montagna trentina ed è presente sul mercato con il marchio Aurorafruit - i colori della salute - ha tagliato il traguardo della certificazione secondo lo standard internazionale GlobalGap finalizzato al miglioramento della qualità e sicurezza igienico-sanitaria dei prodotti agricoli e al controllo dell'impatto ambientale e sociale dei processi di produzione. Il riconoscimento è stato rilasciato da Dnv (Det norske veritas), organismo internazionale leader di mercato e con una notevole esperienza nel settore ortofrutticolo.

Fin dall'inizio della sua attività nel 2008, Aurorafruit ha puntato su un prodotto di alta qualità in grado di assicurare al consumatore la massima freschezza e salubrità. Una scelta rapidamente premiata dal mercato e ora rafforzata dalla certificazione GlobalGap, che dimostra come l'organizzazione e i processi del Consorzio siano orientati ai principi di un'agricoltura sostenibile che rispetta l'ambiente e la salute dei consumatori, grazie a un uso efficiente delle risorse naturali, alla riduzione al minimo indispensabile dei pesticidi e alla tracciabilità dei prodotti dal campo al banco di vendita.

a certificazione delle Buone pratiche agricole, sempre più richiesta dai diversi canali della distribuzione ai fornitori di prodotti ortofrutticoli, rappresenta un importante fattore competitivo che contribuisce all'ulteriore crescita sul mercato di Aurorafruit, sia in Italia che all'estero.
"Oggi il mercato impone alle aziende ortofrutticole scelte rigorose e responsabili, che tengano conto dell'evoluzione degli stili di vita e di consumo e della sempre più diffusa sensibilità ambientale. Con la certificazione, il nostro consorzio si muove esattamente in questa direzione, facendo propri gli obiettivi della sicurezza alimentare e della sostenibilità. Completa poi un percorso intrapreso dai produttori associati, tutti già certificati GlobalGap, per garantire la tracciabilità del prodotto", ha dichiarato Luciano Mattivi, presidente di Aurorafruit.

L'accorciamento della filiera, che è il principale punto di forza di Aurorafruit, è il risultato di un'innovazione introdotta in Italia proprio dalle aziende riunite nel Consorzio, la cosiddetta 'packing house'. Ogni produttore si avvale di un centro di refrigerazione immediato (la frutta raccolta viene raffreddata a due gradi nel giro di un'ora) e di confezionamento del prodotto che, poi, con mezzi frigoriferi, raggiunge il centro logistico veronese, da dove partono quotidianamente le consegne dirette ai maggiori mercati ortofrutticoli d'Italia e Esteri. Un sistema che permette di guadagnare in media almeno un giorno in più tra la raccolta e il consumo.

"Con la certificazione GlobalGap, Aurorafruit ha compiuto una scelta di trasparenza a garanzia dei consumatori, confermandosi una realtà dinamica e attenta all'evoluzione del mercato. Il Consorzio ha individuato in Dnv il partner ideale per la certificazione, grazie all'esperienza e alle specifiche competenze maturate in numerosi progetti a fianco delle più rilevanti filiere ortofrutticole in tutto il mondo", ha commentato Marco Omodei Salè, area customer manager Food - North Italy per Dnv.