A più di un anno dall'entrata in vigore della Politica Agricola Comune 2023-2027, che ha introdotto un "New Delivery Model", un nuovo modello di attuazione, prevedendo l'adozione di Ecoschemi e misure flessibili da parte dei singoli Stati membri in ossequio al principio fondante della stessa Unione Europea, "United in diversity" (Uniti nella diversità), è iniziato il tempo di bilanci, analisi, valutazioni di impatto e di funzionamento.

 

Il 15 febbraio scorso l'Italia ha inviato - rispettando i tempi della scadenza - la prima relazione annuale sull'efficacia dell'attuazione del Piano Strategico della Pac 2023-2027 (Psp), la cui stesura ha coinvolto il Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (Masaf), Agea Coordinamento e Rete Rurale Nazionale, che ne ha dato notizia con un approfondimento pubblicato sul sito.

 

La relazione, che deve obbligatoriamente essere presentata annualmente, cambia con l'attuale applicazione della Pac il periodo di analisi, valutazione e attuazione. Non c'è più un monitoraggio per anno solare (primo gennaio-31 dicembre), ma in base all'anno finanziario (16/10/N-1 - 15/10/N), ad eccezione del primo Annual Performance Report (Apr), cioè il 2023 e che ha ad oggetto il periodo che va dal primo gennaio 2023 al 15 ottobre 2023, e dell'ultima, che illustrerà l'attuazione dal 16 ottobre 2028 al 31 dicembre 2029.

 

Le analisi che gli Stati membri sono chiamati a stilare non riguardano solamente gli aspetti economici e fiscali inerenti all'assegnazione dei fondi, ma permettono di analizzare le performance della Politica Agricola Comune, la quale, assorbendo una parte significativa del bilancio dell'Unione Europea, è sempre al centro del dibattito politico e dell'opinione pubblica.

 

Il sistema di monitoraggio e di confronto è partito dai primi cicli di programmazione della Pac (1989-1993 e 1994-1999) ed è proseguito come strumento utile per delineare le programmazioni successive. Così sarà anche per la fase post 2027, con l'auspicio che il periodo di programmazione 2023-2027 possa essere - come scrive la Rete Rurale Nazionale - "foriero di una maggiore varietà di tipologie di valutazione (tematica, di programma, per obiettivo della Pac); una estensione dei mandati valutativi oltre il singolo programma per analizzare l'impatto complessivo delle politiche pubbliche sui territori; un maggiore utilizzo dei big data, digitalizzazione e intelligenza artificiale per migliorare gli strumenti di valutazione; una più ampia diffusione dei risultati della valutazione in un'ottica di trasparenza e di responsabilità, rafforzandone la funzione etica, di democraticità e partecipazione ai processi da parte delle diverse istituzioni e degli stakeholder".

 

Pac 2023-2027: valutazione del primo anno

Un altro elemento di grande novità, determinato dal passaggio della Pac dalla compliance alla performance come ricorda Rete Rurale Nazionale, consiste nel fatto che la relazione descrive l'attuazione del Psp, non solo rispetto all'avanzamento della spesa dei singoli interventi previsti (circa 170), ma in particolare rispetto all'avanzamento nel conseguire gli obiettivi previsti dalla Pac e declinati nel Psp dello Stato membro.

 

Si entra, dunque, nel cuore del nuovo modello di attuazione, ovvero un modello basato sulle prestazioni del Piano. Infatti, ogni intervento del Psp persegue uno o più obiettivi specifici della Pac e associa uno o più indicatori di risultato attraverso valori target (da raggiungere al termine del periodo di programmazione del Psp) o valori cosiddetti annuale o milestone (da raggiungere anno per anno in coerenza con l'attuazione programmata nel Psp, ovvero in coerenza con i pagamenti che sono previsti a favore dei beneficiari nei diversi interventi).

 

Questa tipologia di approccio consente una verifica della performance dell'attuazione rispetto a quanto programmato e, se del caso, dell'opportunità di evidenziare eventuali difficoltà nel raggiungimento dei milestone, al fine di adottare misure necessarie a garantire il raggiungimento di quanto previsto in fase di programmazione.

 

Psp, una buona notizia

Il primo anno di attuazione del Psp (come già ricordato, l'esercizio finanziario 2023 va dal primo gennaio 2023 al 15 ottobre 2023) regala una prima soddisfazione: sono state portate a termine, infatti, tutte le fasi propedeutiche alla erogazione dei pagamenti, con particolare riferimento alle procedure di presentazione, raccolta e controllo delle domande da parte degli agricoltori. Anche se, va detto, le erogazioni nell'esercizio finanziario 2023 sono state contenute.
Inoltre, nel corso del 2023 il Piano Strategico della Pac è stato sottoposto ad una intensa attività di modifica per tenere conto delle esigenze emerse durante le prime fasi attuative e per migliorare la definizione di alcuni interventi.

 

Nell'ambito del Primo pilastro sui pagamenti diretti e interventi settoriali, le modifiche hanno riguardato l'apicoltura transumante; la semplificazione della misura per la riduzione dell'uso di antibiotici (Ecoschema 1); la previsione di una deroga alla densità minima di olivi per ettaro per includere contesti di particolare rilievo dal punto di vista paesaggistico (Ecoschema 3); le modifiche alla condizionalità rafforzata.

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Quanto al Secondo pilastro (sviluppo rurale), le modifiche hanno toccato la disattivazione/attivazione di interventi da parte di alcune regioni/province autonome, la riprogrammazione di output e importi unitari, l'adeguamento delle risorse finanziarie o degli indicatori di risultato.

Sul fronte finanziario, recita il documento, le erogazioni complessive a valere sull'esercizio finanziario 2023 ammontano complessivamente a 114 milioni di euro in quota Feaga, alle quali vanno sommate le attività legate al Psr 2007-2013 relative ad importi indebitamente percepiti, per un totale di 11,2 milioni di euro e che saranno destinate alle regioni e province autonome per interventi di sviluppo rurale.

 

Con riferimento al settore apistico, le erogazioni ammontano a oltre 4 milioni di euro di fondi Ue, per circa 14 milioni di spesa pubblica, considerando il contributo nazionale. A beneficiarne, circa 875mila arnie.

 

Il settore olivicolo ha ricevuto erogazioni in termini di anticipi per oltre 26 milioni di euro, destinati a quarantatré programmi esecutivi adottati.

 

Il settore ortofrutticolo ha ottenuto anticipi per oltre 83 milioni di euro, con trentatré Op e Aop che hanno optato per transitare le risorse del precedente Programma su interventi a valere del Psp.

 

Sedici i programmi operativi nel settore pataticolo, per un valore della produzione commercializzata di circa 82,5 milioni di euro.

 

E anche il settore vitivinicolo ha avviato tutte le procedure per l'emissione di bandi così da conseguire i target di spesa e di risultato previsti nel Psp, avendo lo scorso anno continuato ad applicare il regime del Programma Nazionale di Sostegno 2019-2023.

 

I pagamenti diretti, che possono contare su una dotazione di 3,5 miliardi di euro, ricadono nell'esercizio finanziario 2024, con una rendicontazione che dovrà quindi essere depositata alla Commissione Ue nelle prime settimane dell'anno prossimo.

È possibile però affermare che il numero di aziende agricole che ha presentato domanda ammonta a oltre 721mila unità, coprendo complessivamente circa 10,5 milioni di ettari di Superficie Agricola Utile.

 

Sul lato interventi a valere sul Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale (Feasr) sono stati attivati bandi per oltre 4 miliardi di euro di spesa pubblica (26% del programmato), con molti dei fondi a bando connessi al Psp: biologico, integrato e benessere animale. Sono stati aperti bandi per oltre il 40% della dotazione prevista per gli interventi agroclimaticoambientali, mentre per i bandi per le indennità compensative per gli agricoltori che operano in zone svantaggiate o con vincoli naturali e territoriali specifici, sono state avviate procedure per circa il 40% della dotazione prevista.

 

Anche gli strumenti di gestione del rischio e, in particolare, gli strumenti assicurativi hanno preso avvio nel 2023 per un importo pari al 20% del programmato.


Il logo del progetto CAP4AgroInnovation

 

CAP4AgroInnovation è il nuovo progetto di Image Line®, cofinanziato dall'Unione Europea, dedicato all'innovazione in agricoltura e alle opportunità offerte dalla Pac.

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